Risultati I edizione Concorso di Poesia “Nel lucido verso” Città di Morano Calabro
La Commissione permanente di Giuria, composta da Giuseppina Sisca (Presidente), Rita Vigna (docente di lettere), Chiara Bellizzi (docente di lettere), Mario De Rosa (poeta), Antonietta Cozza (critico letterario), nella sua seduta conclusiva, esaminate in formato anonimo le opere pervenute (gli originali con i dati anagrafici sono stati trattenuti dalla Segreteria Organizzativa in busta chiusa come richiesto dal bando) ha selezionato nella Sezione A “poesia inedita in LINGUA ITALIANA” i seguenti finalisti:
- 1^ classificata Melania Floccari di Reggio Calabria con “Luce sottile”. Vince euro 500,00 – targa con motivazione: «Intenso e delicatissimo componimento in cui le “sensazioni sensibili” s’impadroniscono della parola saldandosi intimamente ad essa. La coscienza artistica non sembra tanto affidarsi ad un’elaborazione del pensiero oppure ad una forma avulsa dalla materia poetica, quanto ad una fenomenologia di ciò che viene percepito attraverso i sensi. Dietro ogni trasposizione fantastica si nasconde una rete di intenzionalità che nasce dalla sensazione “incarnata” in quegli aggettivi delicati e vibranti, in quei sostantivi o verbi consunti dalla privazione. Corporalità e psicologia collaborano attraverso le “sottili” metafore ad una visione univoca della realtà». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- 2° classificato Domenico Luiso di Bitonto (Ba) con “Oltre”. Vince targa con motivazione: «Il verso energico e musicale s’innesta ad influenze logico-espressive di matrice ermetica. “I rapporti segreti tra le cose” sono rinsaldati abilmente attraverso la parola, attraverso il suono di un avverbio che vuole proiettarsi simbolicamente “oltre” i confini del reale, “oltre” il mistero dell’esistere che ci rende incapaci di pervenire ad una piena e concreta conoscenza di noi stessi». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera e registrazione audio-video.
- 3° classificato Valter Simonini di Massa (Massa Carrara) con “Acqua alta”. Vince targa con motivazione: «Il componimento poetico, elegante e delicato, mostra un verso conciso e vibrante, morbido ed essenziale, tanto concreto quanto finemente evocativo. “L’acqua alta”, osservata per le calli di Venezia, diventa emblema di un lirismo classico ma, al tempo stesso, di ricerca introspettiva». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera e registrazione audio-video.
Premio Speciale di Giuria (in ordine alfabetico):
- Giovanni Caso di Siano (Salerno) con “La voglia del cuore”. Vince pergamena con motivazione: «L’armonia del verso, protagonista eccezionale di questa lirica, rende secondaria ogni ricerca semantica, ogni descrizione di eventi o di emozioni e con quest’ultime si lega a formare un tutt’uno. Il suono sembra ergersi a valore astratto ed assoluto, al di sopra di ogni implicazione logico-contenutistica, riconducendo il componimento ad un dettato musicale compiuto e altisonante». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- Filomena Di Rubbo di Benevento con “Le rughe del volto”. Vince pergamena con motivazione: «Intenso componimento che presenta un intreccio molto ben realizzato tra sfumature psicologiche di un vissuto affettivo e connotazioni spazio-temporali. La trasposizione del sentimento nella natura inanimata di ambienti architettonici, che divengono protagonisti profondamente umanizzati, esprime il dramma dell’abbandono con un verso pulito, circoscritto ed efficace». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- Giampaolo Merciai di San Marcello P.se (Pistoia) con “Tra vita e … vita”. Vince pergamena con motivazione: «La malattia indagata come “evento quotidiano”, sebbene drammatico, è creta plasmata da un linguaggio denso ed elegante, aperto e scorrevole, senza troppi misteri o velature, senza artifizi. L’io distaccato, sicuro di sé, potente nella sua rassegnazione, non vuole addentrarsi nel non-senso dell’esistere, si limita a registrarlo con amarezza. La poesia non rinuncia a una certa tensione verticale, a simbolici cromatismi, a squarci di affettività e delicate sospensioni». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- Alessandro Morrone di Torricella (Taranto) con “La metafisica degli atti”. Vince pergamena con motivazione: «Il linguaggio forte e passionale si mescola ad una narrazione surrealista. Il flusso magmatico delle sensazioni è riportato nel verso con evidenti implicazioni formali, costretto dunque ad un’espressività che si avvolge su se stessa. Emozioni inconsce e irrazionali o inutili elaborazioni filosofiche e cerebrali muovono i nostri “atti” verso una parola inesprimibile, verso una metafisica come modello inconoscibile e superiore che, diversamente da quello platoniano, non mostra riflessi nel nostro presente imperfetto e misterioso». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- Stefano Sorcinelli di Fano (Pesaro Urbino) con “Pigrizia”. Vince pergamena con motivazione: «L’autore riesce a rappresentare molto bene sulla scena di un giorno qualunque, nella noia del quotidiano, l’ozio come momento emblematico del “dramma esistenziale”. E da un universo antitetico a quello della pigrizia, ovvero il mondo dello sport, attinge il lessico e l’energia per spingersi verso un inevitabile compiacimento della propria condizione che, a sua volta, lo risucchia come in un “buco nero”». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- Umberto Vicaretti di Luco dei Marsi (L’Aquila) con “Via delle Cento Stelle”. Vince pergamena con motivazione: «Delicatissime metafore sottendono un senso decisamente drammatico, la distruzione causata dal terremoto dell’Aquila del 2009, creando un paradosso stilistico che, in quanto figura retorica, risulta ben articolato, fortemente chiaroscurale ed illuminante. L’autore riesce con maestria ad alternare e misurare realtà e mitologia, cronaca e luoghi dell’anima o della memoria, ineluttabile ed inverosimile, delicatezza e dolore». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
Segnalati:
Loredana Becherini di Bergamo con “Un uomo”; Luciano Campanelli di Radicofani (Siena) con “Ricordami”; Anna Maria Cardillo di Roma con “Urlare alla luna”; Antonio Ciervo di Trento con “Anime …”; Carmelo Consoli di Firenze con “Dal finestrino di un treno”; Andrea Degani di Varese con “Vascelli di cartone; Rosa Maria Di Salvatore con “In carezze d’ombre”; Giancarlo Interlandi di Acitrezza (Catania) con “Non chiederti mai la ragione”; Claudio Prili di Roma con “Dimmi che ci sei”; Salvatore Armando Santoro di Donnas (Aosta) con “Morano Calabro”.
Per la Sezione B, “poesia inedita in LINGUE VERNACOLE”, la Giuria ha stilato la seguente classifica:
- 1^ classificato Gianni Cavaliere di Cosenza con “ ‘U cantu miju ‘i rìnnina pirduta”. Vince euro 500,00 – targa con motivazione: «Verso straordinariamente incisivo, graffiante e liricamente proteso in un richiamo, quasi un “garrito” che ha in sé il dolore dell’assenza, quello per la comunità emigrata. E solo l’arte dello scrivere, sebbene attraverso il suo “volo radente ed imperfetto”, costellato di polifonie e dissonanze come espressioni del “discidium”, è capace di rinsaldare la comunità nel ricordo e nel ritmo intimo e condiviso dell’ “esperienza scritta” in una lingua, quella vernacola, così legata al proprio territorio». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- 2° classificato Angelo Ettore Colombo di Novara con “Vita d’om”. Vince targa con motivazione: «In un nuovo umanesimo o positivismo si delinea la rinascita dell’uomo, la ricostruzione dell’io a partire da se stesso. E nella mimica di una “gemma umana” che si “alza in piedi con sapienza” è abilmente descritta la crisalide della parola, la metamorfosi filosofico-poetica che prelude ad un’evoluzione, ad una nuova coscienza dell’esistere». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
- 3° classificato Roberto Gennaro di Genova con “O mæ paise a San Loenso”. Vince targa con motivazione: «In una forma dinamica e concreta, con spunti che rimandano ad una tendenza neoverista, il verso ben si piega ad “un’armonia di contrari” in cui s’intrecciano intimamente immanenza e trascendenza, descrizioni di vita quotidiana, anche personale, con aperture verso scenari stellati e d’infinito». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
Premio Speciale di Giuria:
- Maricla Di Dio di Calascibetta (Enna) con “Notturni”. Vince pergamena con motivazione: «Due “tempi emotivi” in questa poesia che si muove tra la ricercatezza dei costrutti e l’aspra virilità dei suoni. Il primo è caratterizzato da un’estate che manca all’appello, da arcani legati profondamente alla terra e al tempo, da una cittadina vivificata da “minime presenze, seppur così intime”. Nel secondo, il desiderio di una ritrovata quotidianità riconduce la sospensione della parola ad una versificazione più impetuosa e sensuale». Pubblicazione on-line nella sezione “Il libro virtuale di Auralide” con profilo critico dell’opera.
Segnalati:
- Roberto Bernardini di Roma con “Detti romaneschi”; Ombretta Ciurnelli di Perugia con “Vorria na mulichina chiacchiaracce”; Antonio Giordano di Palermo con “L’ultima ballata”; Giovanna Oro di Reggio Calabria con “Incendi”; Claudio Prili di Roma con “In cucina prepareno er caffè”; Giuseppe Tirotto di Castelsardo (Sassari) con “Mari d’inverru”.
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